Ma non erano gli Stati Uniti che ci obbligavano ad inviare armi in Ucraina? la fine dei “complottisti”

di Megas Alexandros (alias Fabio Bonciani)

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, con il suo “stop” al sostegno alla guerra che si sta combattendo in Ucraina, sta rendendo disoccupata tutta quella enorme “massa” di “complottisti”, presenti in Italia, che da anni vivono sulla narrativa che tutto quello che di brutto accade intorno a noi, sia frutto dei voleri del governo di Washington.

Cosa scriveranno, da qui in avanti, tutti questi personaggi, sui blog e le testate che li ospitano, ora che viene a mancare loro l’argomento principe sul quale hanno costruito la loro “povera” visibilità, acchiappando gli ingenui che si nutrono del “complotto” per alleviare le proprie pene.

La NATO, il deep state USA, la CIA e la presenza delle basi americane sul nostro territorio, per decenni sono stati, per i complottisti, gli elementi deterrenti per cui i nostri governi non potevano “assolutamente” opporsi ad ogni desiderio guerrafondaio che provenisse dagli inquilini della Casa Bianca. E come se non bastasse, i presunti diktat provenienti dal deep state d’oltreoceano, sono stati usati anche per far ingoiare al popolo italiano, tutte le “schifezze”, in quanto alle politiche economiche, messe in atto da chi ci ha governato.

Per i complottisti, coscientemente o meno funzionali al “Potere”, ogni partecipazione diretta o sostegno all’Alleanza Atlantica sui campi di guerra, sarebbe stato per i nostri governi un atto dovuto ed irrinunciabile in quanto colonia degli Stati Uniti. E quando la narrativa scricchiolava, sono arrivati persino a giustificare l’affiancamento militare agli Stati Uniti, come un doveroso atto di riconoscenza a vita, per quei soldi che da oltreoceano ci arrivarono, ormai quasi quattro generazioni fa, per ricostruire l’Italia, distrutta dalla guerra.

Un milione e cinquecentomila dollari, questa la cifra che ricevette il nostro governo di allora, all’interno di quel piano Marshall, che i “complottisti” dei giorni nostri, non smettono mai di ricordarci, quando ci troviamo al fronte al fianco della NATO. Soldi creati dal nulla, che l’Italia avrebbe potuto creare e spendere tranquillamente in “Lire” – con i quali oggi non ci compreresti nemmeno una villa. Denaro che mai abbiamo saputo, se fosse stato donato o prestato e poi restituito, ma che per i “cantastorie” del belpaese, pare sia stato più che sufficiente per farci ingoiare tutto il peggio che i nostri governanti hanno prodotto da allora fino ad oggi.

La narrativa sul “Poliziotto d’America” unico al mondo a volere le guerre che assume il ruolo dello “Sceriffo” per l’intero pianeta, si estende anche alla sua moneta. Il “dollaro”, anch’esso, per i complottisti, causa di tutti i mali del mondo. Con la de-dollarizzazione, vista come necessaria per la salvezza dell’umanità, forse l’argomento più scritto e dibattuto degli ultimi anni su ogni mezzo di informazione. Come se usare una moneta diversa dal dollaro negli scambi internazionali, ci facesse diventare di colpo tutti più ricchi e vivere senza guerre.

Per non parlare della moneta comune dei BRICS, presentata dai complottisti con estrema certezza, come l’evento planetario del secolo che avrebbe decretato la definitiva morte del dollaro. In questo caso un vero e proprio assist ai poteri occidentali, i quali hanno tutto l’interesse a far ripetere a quei paesi la drammatica esperienza dell’Euro.

Adesso che gli Stati Uniti hanno un presidente che dichiara pubblicamente di voler porre fine alle ostilità con un accordo di pace e non è più disposto ad inviare armi sul fronte russo-ucraino, l’Europa, seguendo la logica dei complottisti dovrebbe andargli dietro. E invece niente di tutto questo!

La Ue con il nostro paese in prima linea, al contrario, intende continuare la guerra con ogni mezzo e forza. Si parla di imponenti investimenti pubblici per un massiccio riarmo. Improvvisamente, tutto il denaro che da sempre i nostri governanti fanno mancare per lavoro, istruzione e sanità, appare come d’incanto per soddisfare gli interessi e i “cromosomi” guerrafondai delle potenti famiglie europee.

Cosa diranno ora i complottisti di fronte al disintegrarsi della novella con la quale hanno guidato le nostre vite per anni?!

La realtà, è che nel Mondo non esiste un potere unico che lo governa, come ci hanno fatto credere essere gli Stati Uniti d’America, i complottisti al servizio della propaganda. Esistono centri di potere, i quali spesso sono riconducibili alle nazioni. Centri di potere che operano in via principale dentro i confini nazionali, che controllano le istituzioni per poi arrivare anche, attraverso le interconnessioni con i poteri presenti in altri paesi, ad esercitare la loro influenza anche fuori dai confini nazionali, ma sempre in subordine e con il consenso dei poteri locali.

Individuare il nostro nemico principale, sempre più lontano da noi, è la strategia per neutralizzare ogni eventuale azione di protesta più o meno forte da parte del popolo e renderlo meno aggressivo verso i propri governanti, logisticamente più vicini e nel concreto i veri responsabili delle nostre disgrazie. Questa è la funzione principale a cui si presta la folta squadra dei “complottisti”.

La maggior parte dell’informazione, anche quella così detta indipendente, preferisce la narrativa complottista anziché affrontare i problemi reali che affliggono quotidianamente le nostre vite. Mai vanno a fondo ai veri problemi come l’oppressione fiscale nel paese, tra le più alte al mondo e le politiche fiscali dei governi che hanno confinato la maggioranza del paese dentro debiti infiniti e fallimenti sicuri. Mai affrontano con serietà il taglio della spesa pubblica per sanità e istruzione che hanno reso gli ospedali luoghi sempre meno sicuri in termini di salute e gli studenti sempre meno preparati e indipendenti. Per non parlare della sicurezza nei trasporti, sempre più lasciata al caso a fronte di una mancanza da decenni di investimenti in strutture ormai fatiscenti. E ultimo, ma non per importanza, la cointeressenza ormai conclamata tra il potere politico e quello giurisdizionale presente ormai dai anni nel paese, che sta minando in maniera definitiva il nostro stato di diritto e la democrazia.

Persino in quello che è il motore principale di ogni economia moderna, la moneta, nessuno affronta in modo serio e professionale l’argomento, per permettere alla maggioranza di comprendere appieno ed una volta per tutte, il meccanismo della sua creazione. E soprattutto, far vedere alla gente, chi dentro le istituzioni è materialmente preposto per dottrina e legge dello Stato a crearla.

Anche chi si auto incensa di fornire una informazione corretta, veritiera e indipendente dal “Potere”, come i più noti blog della contro-informazione, di fronte alla possibilità di veder cadere la loro “narrativa” complottista, preferiscono violentare la Verità. Che lo facciano per allineamento al “Potere” o per non perdere un solo lettore, niente cambia sul fatto che forniscono un contributo, forse anche maggiore di chi si mostra allineato sotto la luce del sole, al “sistema” che ci comanda.

Manipolano e distolgono quella Verità, che al contrario potrebbe essere facilmente comprensibile a tutti, togliendo ogni forza a quello che potrebbe essere un vero e concreto cambiamento, che solo partendo dal basso avrebbe quella credibilità necessaria per ottenere un ampio consenso democratico.

di Megas Alexandros

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MEGA ALEXANDROS (ALIAS FABIO BONCIANI)

Economista
Modern Monetary Theory specialist
Author of ComeDonChishiotte