di Megas Alexandros (alias Fabio Bonciani)
Secondo l’indicatore di ricchezza in tempo reale di Forbs, ad ottobre scorso, il patrimonio netto di Elon Musk si aggirava intorno ai 274,1 miliardi di dollari. Mi chiedo se il numero uno di Tesla, oggi tra i primi candidati a ricoprire un ruolo di primo piano nella nuova amministrazione americana che sta nascendo, si sia mai chiesto da dove provengano tutti questi dollari che lui possiede.
Evidentemente NO!
Qualora se lo fosse chiesto, non avrebbe certamente twittato attraverso il suo profilo sulla piattaforma X-Twitter (di sua proprietà), parole allarmistiche e del tutto prive di senso, sulla possibile bancarotta degli Stati Uniti, in conseguenza, a suo dire, dei massici deficit di bilancio che hanno fatto schizzare in alto il debito pubblico americano.

Tweet di Elon Musk del 23 Novembre 2024 con il quale, in modo alquanto allarmistico, lancia gli USA verso la bancarotta.
“L’America è attualmente diretta verso la bancarotta molto velocemente” – afferma Musk, collegandosi ad un tweet del Department of Government Efficiency – che afferma: “L’ultimo bilancio in surplus è stato nel 2001” – “occorre invertire il trend e necessariamente riportare il bilancio in pareggio”.
Insomma, sempre la solita “novella” dello Stato che deve agire come un buon padre di famiglia, ovvero non spendere più di quanto incassa. In pratica, la necessità che le uscite corrispondenti alla spesa pubblica debbano essere uguali a quanto il governo introita con le entrate fiscali (le tasse). Il famoso “pareggio di bilancio”, che noi italiani sempre avanti rispetto a tutti gli altri in tema di frode, abbiamo persino messo dentro la nostra Costituzione.
Come vedete, cambia il paese, i governi passano ed i politici anche, ma i dogmi confacenti al Potere, resistono come la pietra al sole!
Nel mondo moderno, tutto si trasforma eccetto che la concezione di cosa sono la moneta ed i sistemi monetari per la maggioranza. E tra questi, oggi, dopo il tweet appena esposto, possiamo tranquillamente affermare faccia parte anche Elon Musk.
Ora, che un uomo così brillane nella mente e di successo planetario – talmente abile nel gestire il tutto e di più, come una partita a golf con il Tycoon americano, facendolo sentire il migliore ad una cena con Giorgia Meloni facendole brillare gli occhi – non riesca ancora a decifrare la semplice logica contabile che sta alla base del funzionamento dei tre settori che compongono i sistemi economici moderni, è difficile crederlo per noi comuni mortali che ancora la logica la usiamo.
Ma così è, e purtroppo dobbiamo prenderne atto, anche velocemente! dal momento che oggi Elon Musk è a tutti gli effetti uno degli uomini su cui pare puntare maggiormente Donald Trump di ritorno alla Casa Bianca, per il suo percorso politico che molti vedono come una speranza per un ritorno ad una maggiore equità in tema di ricchezza per gli americani e di conseguenza per il mondo occidentale.
Se queste sono le premesse, direi che siamo messi male…. molto male!
I 271,4 miliardi di dollari che rappresentano il surplus netto che Musk detiene come patrimonio personale, è bene ricordarlo, sono tutti dollari prodotti dalla Federal Reserve (Fed) e messi in circolo tramite la spesa pubblica del governo degli Stati Uniti. Ovvero quella che Musk vorrebbe ridurre o pareggiare con altrettante entrate fiscali provenienti dalle tasse e prelevate anche dalle sue tasche. In pratica se il governo USA non avesse speso questi soldi in deficit, oggi Musk non li avrebbe. Questo è un dato di fatto inconfutabile!
Altrimenti ci dica Musk, viste le sue indiscusse doti intellettuali, da quale altro luogo potrebbero provenire questi dollari? magari, lui che è così avanti nel settore spaziale, forse ha scoperto qualcuno che li produce in concorrenza con il monopolio della Fed e del governo del suo paese, su un altro pianeta della galassia? mai dire mai, con questi personaggi, la navicella spaziale per volare all’infinito con la fantasia ed i sogni, è sempre pronta alla partenza!
A Musk su X-Twitter risponde prontamente la prof. Stephanie Kelton esponente della Modern Monetary Theory (MMT):
La stai guardando nel modo sbagliato. La spesa pubblica è un deposito. Le tasse sono un prelievo. Depositando più di quanto preleva, il governo lascia un saldo positivo per l’economia nel suo complesso. In ogni caso, bisogna combattere le frodi, gli abusi e le inefficienze. Ma non sbagliate la contabilità! (traduzione tweet di Stephanie Kelton)
La professoressa Kelton, giustamente fa notare a Musk, che la spesa pubblica del governo equivale ad un deposito sui nostri conti correnti mentre le tasse sono un prelievo. Ed al netto della frode che sta dietro alla credenza che lo stesso Musk, contribuisce ad alimentare, qui stiamo parlando di pura e semplice contabilità. Ovvero, un aspetto facilmente decodificabile che non può essere lasciato alla libera interpretazione di ognuno, tanto meno ricondotto al diritto che merita la libertà di pensiero.
Per rendere ancora più chiaro il concetto, il solo discuterlo equivale a disquisire nuovamente sulla scoperta scientifica ormai assodata, della Terra che gira intorno al Sole.
Lo Stato attraverso la spesa pubblica è l’unico soggetto dentro il sistema economico che è in grado di fornire denaro in termini netti. Soldi che di fatto, contabilmente parlando, rappresentano risparmio netto per il settore privato. E’ l’investimento iniziale messo in atto dalla spesa pubblica dei governi che di fatto da inizio a tutto il processo economico, senza il quale i sistemi economici basati sulla moneta fiat non sarebbero in grado di operare. Torniamo al solito punto: senza la spesa in deficit del governo (quella che Musk viole eliminare, ndr), Musk stesso oggi non sarebbe ai primi posti della classifica di Forbs, per i dollari che possiede.
Ricordo che il denaro arriva nelle nostre tasche solo e soltanto in due modi:
- La spesa in deficit dello governo;
- I prestiti concessi dai suoi agenti (le banche commerciali);
Non esiste altro modo per il settore privato (e quindi anche per Musk), per ottenere la moneta, dal momento che questa è a tutti gli effetti un monopolio dello Stato. A meno che ripeto, il magnate americano, non ci mostri una diversa via di entrata della sua ricchezza finanziaria in dollari o altra valuta emessa dai paesi presenti sul globo terrestre. Ma, ne dubito fortemente!
Se qualcuno volesse aggiornarsi su chi e come si emette la moneta nei sistemi monetari moderni (Musk compreso!), consiglio nuovamente la lettura di questo mio articolo [1], uscito di recente.
Ma veniamo alla cosa più importante! che Musk conosca o meno il funzionamento dei sistemi monetari oppure faccia finta di non conoscerlo, potrebbe interessare il giusto a noi comuni mortali, se nel contempo, tutta la materia fosse nota a Donald Trump ed ai suoi più stretti collaboratori che si occuperanno in prima persona di tutti le scelte in campo economico e finanziario del governo statunitense che sta per nascere.
Finché non ci sarà un leader politico di primo piano che esporrà con chiarezza tutta la frode che sta dietro alle note teorie neoliberiste in campo economico – a partire dalle false credenze sui deficit ed i debiti pubblici degli stati – agendo di conseguenza, mai usciremo da questo dramma, di origine prettamente dogmatica. Troppa ancora l’ignoranza in materia che persiste nei media e persino nel mondo accademico, per non parlare dell’uomo della strada che come di consueto segue il branco.
Se oggi, persino personaggi di primo piano come Elon Musk, partoriscono o si prestano a partorire tweet del genere, significa che siamo ancora molto lontani da una percentuale di comprensione accettabile, in termini di popoli che abitano il pianeta. E questo mostra come la propaganda, messa in atto da chi ha tutto l’interesse a mantenere viva la frode, sia ancora molto forte e concreta.
Purtroppo il lavoro è ancora lungo per chi animato da tutte le più leali intenzioni, si batte per infondere la Verità sul tema. Un lavoro del tutto passionale poiché non vi è certezza del risultato finale, dal momento che spesso vede fare grossi passi indietro anche da parte di coloro, che pareva avessero compreso.
Un esempio su tutti è quello della moneta comune che molti vorrebbero far adottare con forza al nascente mondo multipolare dei BRICS Plus. Sono infatti gli stessi oppositori del sistema a cambi fissi dell’Euro, oggi i più sfrenati propagandisti della necessità per questi paesi di dotarsi di mezzi comuni di scambio, dietro il falso prospetto che i deficit commerciali derivanti dal commercio tra loro, rappresentino un debito reale per il paese che li contrae.
Come vedete, dietro all’accettazione della frode, sempre soggiace la prospettazione di un finto debito: che sia quello pubblico o quello di una bilancia commerciale in deficit.
Vediamo se Trump vorrà contribuire o meno a mostrare la frode in tutta la sua totalità…… ne dubito!
di Megas Alexandros
Note:
[1] L’Italia ha perso la capacità di emettere moneta? la risposta è NO…. – Megas Alexandros
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