Emma Marcegaglia attacca i “fratelli d’oltreoceano”. I poteri italiani sono pronti a tutto per il Grande Reset

L'ex Presidente di Confindustria accusa gli Stati Uniti di distruggere le aziende italiane. La supposta sudditanza dei governi europei nei confronti della Casa Bianca, è semplicemente uno dei soliti pretesti di facciata, con i quali i poteri di casa nostra, distolgono l'attenzione della massa, per continuare indisturbati il loro disegno predatorio.

13 Settembre 2022 | Attualità, Geopolitica, Politica | 4 commenti

Appendice all’articolo

Successivamente alla pubblicazione dell’articolo, dopo accurata verifica, mi sono accorto che le sotto riportate dichiarazioni, non sono state rese dalla Signora Emma Marcegaglia:

“Capisco essere stati colti di sorpresa dalla gravissima crisi dei subprime americani del 2008, che ha avuto effetti devastanti su tutti i Paesi occidentali. Capisco l’improvvisa crisi economica mondiale causata per due anni consecutivi dalla pandemia. Ma non prevedere che lo scollamento dell’intero occidente dai rapporti commerciali con la Federazione Russa avrebbe avuto conseguenze catastrofiche anzitutto e soprattutto sui nostri standard abituali di benessere, fa pensare a una forma di miopia particolarmente grave, che ci porta a confondere completamente la realtà coi nostri desideri. L’Occidente viveva in una fantastica bolla di sapone, che si era costruito a proprio uso e consumo”.

La confusione nasce da un articolo del quotidiano La Repubblica in cui si riportano le parole di una intervista fatta ad Emma Marcegaglia al quotidiano stesso. A riportare le parole è la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zaharova. Nell’articolo si evidenziano le parole della Marcegaglia riguardo al suo disappunto, rispetto al fatto concreto che le imprese italiane si trovano di fatto ad affrontare una concorrenza sleale nei confronti dei concorrenti americani, in virtù di un costo del gas sette volte superiore.

Nell’articolo, alle suddette dichiarazioni se ne aggiungono altre virgolettate, che a prima vista parrebbero sempre attribuibili alla Marcegaglia, ma leggendo poi l’intervista integrale dell’ex capo di Confindustria, non pare essere così.

A dire il vero, vista la quantità di siti web che ha attribuito tali dichiarazioni alla Marcegaglia, era facile interpretare l’articolo in tal modo.

Detto questo e scusandomi per l’errore, visto che a questo punto abbiamo tutte le dichiarazioni complete di Emma Marcegaglia, direi che oltre e confermare sostanzialmente il primo punto, le stesse sono addirittura peggiori di quelle riportate erroneamente e nelle quali, almeno si manifestava (vera o falsa che sia), una certa critica (di fatto auto-critica), verso coloro che hanno condotto il nostro paese nella situazione di estrema drammaticità attuale.

Al contrario, nelle dichiarazioni corrette, a lei stessa attribuite, la ex presidentessa  di ENI, conferma il suo pieno assenso alle disastrose politiche austere oltre al completo asservimento al vincolo esterno, che tanto hanno contribuito a devastare la nostra economia.

Eccolo il pensiero di Emma Marcegaglia, quello vero:

«Chiunque governerà dovrà onorare i nostri vincoli con l’Europa, riconoscere il sistema di regole comuni. Possiamo immaginare che non rispetti gli impegni a cui sono legati i fondi del Pnrr? Sarebbe folle. E anche lo scudo antispread della Bce è legato a una serie di criteri di bilancio. Questi vincoli esterni, che sono positivi, andranno rispettati da chiunque vinca le elezioni».

Non solo si continua sempre con lo stesso folle “dogma”, dell’essenzialità di un politica economica strettamente mercantilista con alla base una deflazione salariale perenne ed infinita ed una domanda interna, in base alle lezioni “montiane”, da considerarsi sempre più un impiccio anziché una risorsa:

«L’Europa ragiona di autonomia e nel contesto di una sfida tra Stati Uniti e Cina, per non venire schiacciati, c’è bisogno di tutele strategiche. Ma restando aperti. Nella storia italiana autarchia e isolazionismo hanno sempre portato male, siamo un Paese esportatore, in crisi demografica, per cui tutte le potenzialità di crescita sono fuori. Tutti gli imprenditori la pensano così».

 

di Megas Alexandros (alias Fabio Bonciani)

Ne ho parlato più volte e la questione, a mio parere, è di vitale importanza. Molti tendono ad attribuire, ai poteri di casa nostra, un ruolo marginale e di sudditanza, per non dire di meri esecutori, all’interno del disegno finale raffigurato nel Grande Reset, quale appunto desiderio ultimo dei poteri globali.

Non è certo un mistero che il pensiero di Megas, sia quello che i poteri profondi italiani, siano a pieno titolo esecutori e massimi beneficiari di tale disegno, che definirlo “satanico” non fa assolutamente sconti alla verità.

Abbiamo visto nel precedente articolo, come un italiano “puro” quale è Mario Draghi, sia stato negli anni, fattualmente decisore ed esecutore di ogni atto volto a perseguire tale disegno. Questo, senza ripercorrere nuovamente ogni evento, fino a quello attuale rappresentato dalla decisione di imporre le note sanzioni alla Russia, le quali come sappiamo servono solo da copertura alla guerra finanziaria già in corso da più di un anno sul gas naturale, che sta portando al collasso molti sistemi economici dei paesi membri.

Se guardiamo poi anche al “bottino” (principale interesse dei suddetti poteri), non possiamo certo dire che l’élite italiana sia rimasta fuori dal saccheggio dei gioielli del “belpaese”. Basti pensare alle privatizzazioni ed in che mani sono finite. Per non parlare degli attuali e colossali profitti che ENI ed il nostro Tesoro conseguono sulla pelle del popolo, in conseguenza della ormai nota speculazione sul gas, appena citata.

Alla realtà descritta poi fa da contro altare, quella che ogni giorno ci viene rappresentata dalla stampa di regime, che ha il solo ed uno scopo di distogliere l’opinione pubblica da quelle che sono invece le reali intenzioni di chi manovra.

Ritenere responsabile delle nostre disgrazie la Germania brutta e cattiva o Putin l’invasore e l’attuale conflitto militare in corso in terra ucraina, è solo un modo per far credere al popolo ignaro, che tutta la questione sia ricondotta ad una lotta fra paesi conseguente alle loro diverse collocazioni geopolitiche ed alle caratteristiche peculiari dei loro sistemi economici.

Niente di più falso!

Il dramma che stiamo vivendo nel mondo occidentale ed in particolare nel continente europeo, ormai da decadi, è bene dirlo chiaro e ad alta voce: è totalmente definito in quelli che sono i contorni di una vera e propria lotta di classe, che, se vogliamo parlare dell’Italia, vede in campi opposti, da una parte una ristretta élite di stampo oligarchico che ha il pieno e totale controllo di ogni istituzione del paese – ormai non più definibile democratico – e dall’altra il popolo sottomesso e reso inoffensivo attraverso quello che è l’anestetico più potente, rappresentato della fraudolenta informazione, direttamente gestita dal “Sistema” di potere appena descritto.

In questo scenario, pochi giorni fa per il “Sistema”, si è reso necessario l’intervento di una donna del “Potere”, quale è Emma Marcegaglia. Un volto femminile per cercare di rendere credibile la frode suddetta, visto che di giorno in giorno, i suoi contorni diventano sempre più foschi e meno credibili, agli occhi dell’opinione pubblica.

Parentesi, credo non ci siano dubbi sul fatto che Emma Marcegaglia sia una figura che si posizioni nella parte del campo dove gioca la ristretta élite, all’interno della battaglia in corso che ho descritto. Il suo curriculum parla da solo: presidente di Confindustria dal 2008 al 2012; presidente della Libera Università internazionale degli studi sociali Guido Carli (la famosa Luiss, fondata nel 1974 da Umberto Agnelli) dal 2010 al 2019; e dall’8 maggio 2014 (nominata dall’allora Presidente del Consiglio Matteo Renzi) al 2020 è stata presidente dell’ENI.

Eccole le parole della Marcegaglia, che veramente offendono l’intelligenza di chi ancora riesce a ragionare con la propria testa:

“La situazione è tale che gli imprenditori americani pagano oggi l’elettricità sette volte meno di quanto facciano gli italiani. E questo nonostante il fatto che i promotori delle sanzioni siano seduti dall’altra parte dell’oceano. Di fatto le sanzioni sono diventate uno strumento di concorrenza sleale per i produttori italiani.

Le imprese in Italia vengono distrutte dai “fratelli” d’oltreoceano, perché ognuno dovrà sopravvivere alla crisi globale da solo”. [1]

Eccoci qua, individuato il nuovo nemico da dare in pasto alla gente: i “fratelli cattivi” d’oltreoceano. Quelli a cui purtroppo non possiamo dire di “NO”, perché siamo parte della NATO, loro sono potenti ed hanno le basi militari sui nostri territori; insomma il solito “refrain” che ormai abbiamo imparato a memoria. Quindi cari miei, dovete, anzi dobbiamo, fare buon viso a cattivo gioco, e rimanere, felici e contenti, ma costretti, nello stato di fatto in cui nostro malgrado ci troviamo. E per qualcuno senza faccia, dovremmo addirittura anche ringraziare!

Uno stato di fatto, che in estrema sintesi ma assai fedele alla realtà, può essere così semplicemente descritto: il popolo paga le bollette con il proprio sangue ed ENI incassa i relativi profitti colossali.

Ma la recita della Marcegaglia nel tentativo di rendere credibile l’inimmaginabile, diventa addirittura pacchiana, quando per confondere la massa, si spinge addirittura ad individuare i responsabili di quanto accade: “La cosa strana è che questi imprenditori, inclusi i gestori della finanza e i teorici dell’economia politica, non sono stati minimamente in grado di prevedere il disastro assoluto del sistema produttivo europeo che si profila all’orizzonte”.

Ma chi sono questi imprenditori ed i gestori della finanza per non parlare dei teorici dell’economia politica, a cui fa riferimento Emma, se non gli stessi soggetti funzionali a mettere in atto il disegno del potere che ella stessa rappresenta!

Se, come ci testimonia il Financial Time [2] le sanzioni sono state decise in perfetta combinata fra Draghi e la Yellen, quale credibilità ha la ex presidentessa di Confindustria, nell’addebitare ogni responsabilità ai fratelli d’oltreoceano.

Se il folle prezzo in base al quale imprese e famiglie italiane, da più di un anno pagano le forniture di gas, è deciso da un manipolo di speculatori che operano sul mercato dei TTF ad Amsterdam con il benestare dei governi europei, mi dite voi dove stanno le responsabilità tecniche del governo degli Stati Uniti?

Sento già i più “creduloni”, affermare che tali responsabilità risiederebbero nella sfera del forte potere di influenza geopolitica che gli USA da sempre e per diritto divino detengono nei nostri confronti.

Bene, se fosse così, mai Emma Marcegaglia si sarebbe permessa di usare certi toni nei confronti della Casa Bianca.

Quindi, il fatto che lo faccia, per di più a sproposito, è testimonianza del fatto che la verità risiede da altre parti. E tutto fa presumere che lo sia nelle motivazioni che già vi ho indicato.

“Capisco essere stati colti di sorpresa dalla gravissima crisi dei subprime americani del 2008, che ha avuto effetti devastanti su tutti i Paesi occidentali. Capisco l’improvvisa crisi economica mondiale causata per due anni consecutivi dalla pandemia. Ma non prevedere che lo scollamento dell’intero occidente dai rapporti commerciali con la Federazione Russa avrebbe avuto conseguenze catastrofiche anzitutto e soprattutto sui nostri standard abituali di benessere, fa pensare a una forma di miopia particolarmente grave, che ci porta a confondere completamente la realtà coi nostri desideri. L’Occidente viveva in una fantastica bolla di sapone, che si era costruito a proprio uso e consumo”.

Con queste ultime dichiarazioni, che vanno oltre il “pagliaccesco”, la Marcegaglia, tenta veramente di farci credere che “Cristo è morto nel sonno”. Addirittura inveisce e punta il dito contro chi in questi lunghissimi anni, stando seduto sulle poltrone di comando, non sia stato capace di prevedere le conseguenze che i vari eventi susseguitesi ci hanno portato in dote.

Dalla crisi dei subprime alla pandemia, la Signora evidenzia una miopia unica ed inspiegabile.

A questo punto viene logico ripercorrere il suo curriculum per vedere dove lei si trovava durante questi anni, visto che pare collocarsi nelle vesti di una “comune” imprenditrice e mamma, alle prese con i disastri quotidiani della sciagurata gestione politica del nostro paese.

Ecco a Voi il curriculum della Signora Emma Marcegaglia:

Eh no! cara Signora Emma Marcegaglia, Lei non può certamente chiamarsi fuori dalle responsabilità sull’attuale disastro e per di più continuare a prendere in giro il popolo italiano con tesi assurde, che non fanno altro che confermare il suo asservimento all’ignobile causa del disegno predatorio, che da tre decadi l’élite del nostro paese mette in atto ai danni degli italiani.

di Megas Alexandros

Note:

[1] Emma Marcegaglia: “Le imprese in Italia vengono distrutte dai “fratelli” d’oltreoceano” | La Riviera online (rivieraweb.it)

[2] Weaponisation of finance: how the west unleashed ‘shock and awe’ on Russia | Financial Times (ft.com)

 

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4 Commenti

  1. cincinnato1961

    lapidario senza se e senza ma..
    Cara la nostra Emma che si lamenta adesso e piange lacrime di coccodrillo dopo che assieme ai suoi “fratelli” ha sfasciato depredato annichilito quella che era la quinta economia del mondo.
    fratelli che non avrebbero previsto(SIC!) la crisi del 2008..-1-
    Effettivamente ci sarebbe da incazzarsi perché dichiarazioni del genere sono oltretutto offensive in un paese di mazziati e fottuti da una classe dirigente e (im)PRENDITORA ..che da sempre privatizza gli utili e socializza le perdite.
    Anche se non è del tutto colpa loro poiché sono stati “avvezzati” a gozzovigliare nella greppia pubblica.
    A fare e disfare, ricattare e concedere.(sulla Fiat ad esempio si potrebbe scrivere un enciclopedia)
    L’IRI o meglio il ministero delle partecipazioni statali è stato il vero compromesso storico in Italia..(devo leggere il tuo pezzo su questo e spero non mi deluderai aldilà dei numeri o eventuali sviste)..infatti finito il comunismo e la dc, la parola fine è stata messa anche ai carrozzoni di stato(all’epoca li chiamavamo così) dove vero che c’erano dei gioielli, ma anche delle ciofeche e dei pozzi senza fondo di danaro pubblico sprecato.
    Però essendo garantista(senza porgere mai l’altra guancia) concedo alla nostra emma il beneficio del dubbio, immaginando il candore e la purezza di una (semi)vergine che contesta ai fratelli americani(le sanzioni) una bolletta energetica troppo salata rispetto ai loro costi e quindi di non addebitarci una seconda volta una spesa causata dai loro errori di valutazione come è già successo dopo il 2008.
    Nonostante il suo curriculum voglio pensare che emma sia ingenua al punto di dimenticarsi di dire ai fratelli americani che anche la cina e l’india pagano il gas cifre irrisorie rispetto a noi europei e sono loro i nostri competitori economici più importanti.
    Voglio pensare che emma sia ingenua come MarioDraghi, quando nel maggio 2008,intervistato al volo dopo una riunione del FSB di cui era presidente(oltre che governatoreB.ITALIA)alla domanda su come risollevare l’economia Italiana rispose candidamente:”se l’italia vuole crescere deve aprire il suo mercato ai derivati”.
    Solo qualche mese dopo i derivati avrebbero messo in ginocchio l’economia globale.
    (il link ovviamente sparì dal web circa un anno dopo…ne conservo la stringa in qualche dischetto…ma credimi,draghi fece proprio questa affermazione e dopo che io e qualche altro la riportammo nei forum, è sparita…volatizzata)
    Quindi saranno pure potenti, ma in fin dei conti sono delle candide (semi)verginelle…so pecorelle pure loro..

    ciao e scusa la lunghezza…ti scoccio qualche volta perché a mio avviso sei l’unico che merita attenzione..scrivi bene e non sei un randagio come me per esempio..ma hai la tua parrocchia(MMT) ed è importante.. però ricordati che la storia non è sempre bianca o nera e le sfumature le possono raccontare solo chi l’ha vissuta…
    ah..non mi interessa scrivere…solo trovare qualcuno con cui ragionare alla P A R I………..senza fare a gara a che ne sa di…….. meno….

    1-questa è una fregnaccia troppo grossa da inghiottire…ma se pure un pirla come me dal 2006 ha cominciato a lanciare allarmi sullo tsunami finanziario che sarebbe arrivato dagli usa….travolgendo tutto il sistema dato che la crescita del pil americano era fondata soprattutto sul settore immobiliare al punto di essere talmente gonfio ,da diventare una bolla abnorme che il botto sarebbe stato planetario.. oltretutto … il racket di wall street aveva spacciato titoli tossici e carta straccia alle banche europee e giapponesi ..anzi per un lungo periodo le merci tedesche esportate negli usa venivano pagate con questi titoli…i derivati appunto….infatti i tedeschi e i belgi sono quelli che sono rimasti piu fregati….

    Rispondi
    • Megas Alexandros (alias Fabio Bonciani)

      Grazie per i complimenti sei una mente finissima ed anche a me fa piacere confrontarmi con te. Non considero la MMT una parrocchia, anche perché di quelli che siamo partiti oltre 15 anni fa, PURI, siamo rimasti ben pochi…. io stesso mi considero un randagio. Anche per questo sono stato attaccato pesantemente dalla massoneria. Tanto da essermi meritato (per voce di un Vescovo che conosce bene come operano certi personaggi incappucciati), la “damantio memoriae”…. che loro riservano esclusivamente a chi si mette di traverso.
      A presto.

  2. Oscarrafffone

    Caro Cincinnato, tu la butti in caciara, ma il discorso è serio, se il costo dell’energia è 7 volte superiore agli stati uniti,
    siamo di fatto falliti, senza se o ma. In Russia non vendiamo, in America non vendiamo, in Cina diventerebbe impossibile,
    l’Italia è un paese trasformatore, non possiede risorse proprie compra trasforma e vende, per trasformare serve energia,
    il suo prezzo è di vitale importanza.

    Rispondi
    • Megas Alexandros (alias Fabio Bonciani)

      Nessuno mette in dubbio che sia un problema serio, ma diciamo soltanto che il problema è creato ad arte dalla nostra élite per depredare il paese e certamente Emma Marcegaglia non fa parte delle 6 famiglie su 10 che non arrivano a fine mese.

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MEGA ALEXANDROS (ALIAS FABIO BONCIANI)

Economista
Modern Monetary Theory specialist
Author of ComeDonChishiotte