Le sanzioni alla Russia: l’idiozia al servizio del “Potere”!!!

Con i popoli europei ormai in ginocchio, stiamo ancora aspettando che arrivino gli effetti delle sanzioni sull'economia russa, promessi da Draghi. Megas vorrebbe tentare di farvi vedere quanto sia assurdo sanzionare un paese che ti fornisce il suo gas in cambio della sua valuta. Niente è come ci raccontano.

12 Settembre 2022 | Attualità, Economia, Geopolitica, MMT, News | 0 commenti

di Megas Alexandros (alias Fabio Bonciani)

Riepiloghiamo gli eventi: scoppia la guerra in Ucraina e per far desistere il presunto aggressore, i “poteri” che guidano il mondo occidentale – con a capo gli Stati Uniti ed in coda l’Unione Europea (anche se solo la storia in divenire dirà quale sia, l’ordine esatto degli addendi) – decidono di procedere con pesanti sanzioni economiche nei confronti della Russia, tutti certi di poter piegare Vladimir Putin alla loro volontà.

Sono passati quasi otto mesi da quella decisione, ma le uniche cose che si sono piegate sono le ginocchia dell’intero sistema economico europeo, oggi alle prese con il problema energetico come non mai.

L’idea delle sanzioni, come ci racconta la storia recente ed il Financial Times, [1] nacque il terzo giorno di guerra: Ursula von der Leyen chiamò il premier italiano chiedendogli di discutere i dettagli direttamente con Janet Yellen, la segretaria del Tesoro degli Stati Uniti.

Quindi, alla faccia dei “fessi” – che ancora oggi continuano a credere alla favola recitata a memoria dalla nostra stampa di regime, di un Europa comandata dalla Germania – al contrario fu proprio il nostro premier Mario Draghi ad essere decisivo per imporre alla Banca Centrale russa quelle sanzioni, a causa delle quali oggi anche la stessa industria tedesca, rischia un crack epocale.

Se tutti noi avessimo un po’ di memoria recente, non sarebbe neanche necessario ricordare (in particolare ai soliti “fessi”) che Yellen, che presiedeva la Federal Reserve statunitense, e Draghi, ex capo della Banca centrale europea, sono tra i veterani di tutte le crisi economiche drammatiche, dal crollo finanziario del 2008-09 alla crisi dell’euro.

E’ in questo contesto e con i mercati finanziari in piena agitazione, che il duo Draghi-Yellen – mostrando una calma ed un battito del cuore degno di Hannibal Lecter (personaggio magistralmente interpretato dall’attore Anthony Hopkins, ne Il silenzio degli innocenti) – ha confezionato il piano per  congelare gran parte dei 643 miliardi di dollari di riserve in valuta estera di Mosca.

Tutto questo senza che i più si accorgessero minimamente, che si stava effettivamente dichiarando guerra finanziaria alla Russia.

Il Financial Times la definì, in termini più che reali: «La militarizzazione della finanza: come l’Occidente ha scatenato ‘shock and awe’ sulla Russia»

Del resto l’uomo del Britannia è un esperto provato di guerre a colpi di derivati e frodi economico-finanziare che provocano più danni e morti di carrarmati e bombe: chiedere al popolo italiano ed ai dati economici relativi all’economia degli ultimi 30 anni del “belpaese”, per conferma! [2]

Draghi deve usare la sua magia con Yellen”, dichiarava una ansiosa von der Leyen in rappresentanza della fretta che serpeggiava tra chi stava seduto, in quelle frenetiche ore, nelle stanze di Bruxelles. Entro la sera, a tempo di record, l’accordo era già stato raggiunto.

Come sempre pochissime ore per decidere e mettere in atto quello che interessa al potere, fa da contro altare alle infinite attese puntualmente deluse per quello che invece necessita alla gente. Gli esempi potrebbero essere numerosi: dal farsi beffa, in una notte, di ogni tipo di regola e trattato per salvare l’euro (poche ore dopo lo scoppio della pandemia), ai mesi infiniti, passati a pagare bollette da capogiro in attesa di un intervento da parte dei governi europei (che mai arriverà), per porre fine a questa delinquenziale speculazione che sta definitivamente compromettendo il nostro sistema economico.

Torniamo all’oggi, come detto sono passati quasi otto mesi dalla messa in atto delle volontà di Mr Draghi e la Russia è viva e vegeta, anzi gode di ottima salute come non mai. Addirittura ha conseguito accordi commerciali e partnership con il resto del mondo non occidentale (che è la maggioranza), tanto da trasformare gli scambi economici del pianeta, fino ad ora incentrati sul dollaro e poche altre valute (euro e sterlina), in un nuovo sistema multipolare, dove le valute nazionali stanno divenendo predominanti.

Vladimir Putin sta di fatto letteralmente mettendo in un cassetto il “mantra”, ideato e funzionale al disegno colonizzatore dei poteri occidentali, in relazione alla supposta santità del dollaro, quale appunto valuta di riserva mondiale.

Di contro le economie occidentali, direi soprattutto quelle europee ed in particolare quelle dei paesi che hanno una struttura industriale più marcata, sono letteralmente in ginocchio per le ripercussioni che tali sanzioni hanno sulle forniture di gas da parte della Russia.

“La qualità della vita delle persone in Europa viene sacrificata per preservare la dittatura degli Stati Uniti negli affari mondiali”.

Ha dichiarato ieri, uno stizzito ma sempre chiaro nelle sue esposizioni, Vladimir Putin, intervenuto all’Eastern Economic Forum di Vladivostok.

Come dargli torto!!!

Dopo averlo sanzionato pesantemente, oggi i sanzionatori vorrebbero addirittura imporgli un tetto al prezzo del gas. Questo mica per fare un favore alla loro gente, ma per lasciare intatti i profitti colossali degli oligarchi di settore.

Eccolo il pensiero di Putin sul price-cap: “un’altra stupidità che non ha futuro”.

Ma vediamo di far capire meglio a chi ci legge, “l’idiozia” che abbiamo di fronte ai nostri occhi. Un’idiozia che costa la vita ad imprese e famiglie ma come sempre utile agli interessi dei soliti noti.

Per deformazione professionale e per fortuna ritengo di aggiungere, lo studio della Modern Monetary Theory (MMT), mi ha reso naturale vedere le cose sempre dal lato opposto rispetto a quanto ci viene prospettato degli economisti main-strem.

La MMT, ci dice chiaramente che la ricchezza reale di un paese è composta dal totale dei beni che produciamo ai quali vanno aggiunti quelli che importiamo e dedotti quelli che esportiamo. Questo perché il reale nostro benessere è strettamente dipendente dai beni che consumiamo direttamente, rappresentati appunto da quelli prodotti e quelli importati. Al contrario quelli esportati, sono in sostanza beni che verranno consumati e goduti da altri.

Altro concetto fondamentale che la MMT ci insegna, al quale pochi danno peso, è che chi esporta, lo fa fondamentalmente in cambio di estratti conti in valuta del paese presso il quale destina la sua produzione.

Compreso questo, è facile intuire dove sta l’idiozia!!!

In questo caso il bene reale di cui dovremmo godere è il gas naturale russo e come ben sapete dal momento dell’imposizione delle sanzioni, il governo russo, ci chiede di pagarlo non più nella nostra valuta (euro o dollari), ma in rubli (valuta nazionale russa).

L’equazione per concludere il ragionamento e rendere evidente l’idiozia, è qui di fronte ai nostri occhi: abbiamo una nazione la Russia, disposta a fornirci un bene per noi di vitale importanza, addirittura in cambio di un qualcosa che essa stessa produce, ovvero i rubli.

E noi cosa facciamo? aumentiamo ancora le sanzioni creando ulteriori ostacoli, per impedire loro di venderci il gas; che noi ripeto, riceviamo in cambio semplicemente attraverso una consegna di estratti conto denominati in rubli, che la Russia stessa ci fornisce in cambio di estratti conto denominati nella nostra valuta.

Non solo, e qui l’idiozia raggiunge il suo apice, lo facciamo con la convinzione che per la Russia sia indispensabile consegnarci il gas per avere in cambio un qualcosa (i rubli), che ripeto essa stessa può produrre dal nulla ed in quantità infinità, attraverso una creazione elettronica nei computer della sua banca centrale.

Se ci pensate, fa veramente sorridere, leggere ogni giorno sui nostri giornali ed ascoltare in TV, che la Russia sarebbe sull’orlo del collasso in virtù delle sanzioni. E per cosa lo sarebbe, forse perché non riceverà più tutti quei rubli dal mondo occidentale che essa stessa produce? o forse perché saranno così disperati perché le famiglie italiane non si riscalderanno e le nostre aziende senza il loro gas chiuderanno?

Forse l’intento nascosto di Draghi e delle sue sanzioni è quello di una ribellione del popolo a Putin perché non potranno più gustare la pizza italiana?

Torniamo ad essere seri, la logica e la dottrina economica ci dicono chiaramente che il sistema economico russo non sarà minimamente colpito da tali sanzioni, entro il limite che solo il suo governo non voglia.

I tempi in cui al Cremlino ed alla Banca di Russia, credevano fosse necessaria una parità del rublo con il dollaro, sembrano ormai essere solo lontani e brutti ricordi e Putin pare proprio essersi liberato anche di tutti quei consiglieri interessati, che si adoperavano per conto di altri a rendere credibili tali credenze.

E voi pensate che Draghi ed i poteri che lo azionano siano così idioti?

Certamente no!

Allora, dovete convenire con Megas, che la verità va ricercata da altre parti.

L’uomo della strada, eternamente bombardato da tesi contrarie e fraudolente, può anche essere ingannato e non arrivare a fare certi ragionamenti logici; ma, in voi che mi leggete deve per forza accendersi una lampadina di fronte a quello che vi ho appena fatto notare.

A Draghi ed ai poteri, non interessa niente dei morti e dell’autodeterminazione del popolo ucraino, come non interessa niente delle famiglie che oggi non possono comprare i libri di scuola ai loro figli perché hanno la bolletta da pagare ed altrettanto non interessa delle aziende che chiudono, rese economicamente non più redditizie da una mastodontica tassazione surrettizia, quale è nei fatti, il caro-energia in corso.

Anzi, se vogliamo dirla tutta, la guerra è per l’élite, solo e soltanto l’ennesimo “step” per proseguire il piano predatorio ai danni dei popoli e per condurli ad una nuova e moderna schiavitù. Un “Nuovo Medioevo” in salsa digital, che i padroni del mondo studiano da decenni e dove in pratica ci stanno conducendo attraverso tutti i vari eventi che stiamo vivendo. Eventi, che, se messi tutti in fila, non possiamo non vedere come siano frutto di una stessa regia e come vadano ognuno nella stessa precisa direzione.

Dalla crisi finanziaria del 2008/09 alla crisi dei debiti sovrani, dalla pandemia al fenomeno inflattivo attuale generato dal caro prezzi dell’energia (per il quale ci si fa scudo dietro la guerra), è impossibile non intravedere il medesimo filo conduttore, che ha come obbiettivo la completa distruzione dei sistemi economici occidentali.

Anche solo per il fatto che Mario Draghi è stato attore principale onnipresente nelle stanze dove è stata presa ogni decisione in merito, dovrebbe come minimo farvi accendere una lampadina nelle vostre menti.

E vi do per certo che Mario Draghi conosce alla perfezione il funzionamento della moneta fiat e dei sistemi monetari moderni. Lui è un banchiere centrale, sa bene che la Russia non ha bisogno che qualcun’altro gli fornisca i rubli, come del resto lui non aveva bisogno che altri gli fornissero gli euro, quando era seduto sulla poltrona più alta di Francoforte.

Draghi sa  benissimo che il blocco delle riserve per una banca centrale è ininfluente; tutt’al più lo sarebbe, qualora il blocco riguardasse il settore privato. Ma di fronte ad un governo (monopolista della moneta), che fa quello che deve fare – come hanno dimostrato di saper fare al Cremlino – non è certamente difficile rendere innocue le sanzioni anche per il settore privato stesso.

Del resto, per confermare tale ininfluenza (mi riferisco al blocco delle riserve), basta ragionarci sopra: anche di fronte ad un pagamento in rubli da parte di soggetti europei o statunitensi, alla fine del giro, la Banca centrale russa si ritroverà sempre estratti conto in dollari o in euro (quindi riserve… bloccate!!!), derivanti dall’operazione di cambio per fornire, ai soggetti acquirenti, i rubli necessari per assolvere al pagamento.

Quindi, di cosa stiamo a parlare….. vogliamo veramente che l’idiozia diventi la normalità del nostro pensiero?

Mi spiace, non so Voi ma Megas, non accetterà mai che l’idiozia faccia parte del Suo essere e di quello dei Suoi figli.

di Megas Alexandros

Note:

[1] Draghi, la magia che ha sorpreso Mosca. Il Financial Times: «Decisivo per le sanzioni alla Banca centrale russa» (ilmessaggero.it)

[2] Vediamo se con i numeri si sveglia chi ancora dorme!!! – Megas Alexandros

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MEGA ALEXANDROS (ALIAS FABIO BONCIANI)

Economista
Modern Monetary Theory specialist
Author of ComeDonChishiotte